ARSENICO E VECCHI MERLETTI
di Joseph Kesselring
Personaggi e Interpreti (in ordine di apparizione):
Abby Brewster | Tiziana Leso |
Reverendo Harper | Marco Mirandola |
Teddy Brewster | Alberto Bronzato |
Sergente O’Hara | Michele Schenato |
Marta Brewster | Barbara Fittà |
Helen Harper | Tiziana Totolo |
Mortimer Brewster | Stefano Scartozzoni |
Signor Gibbs | Marco Mirandola |
Jonathan Brewster | Tiziano Gelmetti |
Dottor Einstein | Marco Perini |
Tenente Brophy | Giuseppe Pasinato |
Dottor Witherspoon | Marco Mirandola |
Regia – Alberto Bronzato
Musiche originali – Giannantonio Mutto
Costumi – Antonia Munaretti
Bozzetto di scena – Debora Pozza
Realizzazione scene – Sebastian Gamba
Trucco e Parrucco – Kira
Parrucche – Mario Audello
Tecnici audio e luci – Gianluca Scarmagnan e Alessandro Pasini
Illustrazione manifesto – Giuseppe Pasinato e Marco Perini
“Arsenico e vecchi merletti” è un’intramontabile capolavoro del teatro leggero americano, è stato definito un “copione ad orologeria” grazie alla perfetta scansione dei tempi.
Scritta alla vigilia della guerra, la commedia di Joseph Kesserling (1902-1967) è una bomba di comicità teatrale: porte che si aprono e finestre che si chiudono, casse che si riempiono e sepolcri che si svuotano, scale da salire e scendere, di corsa o lentamente, al buio o alla luce di candela. Tutto vi è studiato nel minimo dettaglio e minuziosamente previsto in funzione della risata, offrendo al regista e agli attori una impareggiabile occasione per realizzare uno spettacolo tanto surreale da apparire verosimile.
Due simpatiche vecchiette, le sorelle Brewster, svolgono nella loro abitazione di Brooklyn una costante e personalissima missione di carità, accogliendo nella loro linda casa i poveri senza famiglia e offrendo loro un tè o un pasto caldo. Questa pratica si perpetua ormai da tempo, con l’aiuto di Teddy, il nipote che vive in casa con loro. Oltre a Teddy in casa c’è anche Mortimer, critico teatrale e promesso sposo dell’adorabile Helen (la figlia del reverendo Harper).
A turbare quell’apparente tranquillità provinciale giunge a trovarle, in compagnia del suo chirurgo estetico, Jonathan, criminale in fuga dal manicomio e ora alla ricerca di una nuova identità.
La storia si complica non poco perché la realtà è ben diversa dall’apparenza e quello che accade in seguito, in una macabra girandola di risate, tra cassapanche e un via vai di porte sbattute, parte del pubblico forse lo conosce già, se non altro dal celebre film con Cary Grant diretto da Frank Capra nel ’44, ma avrà il piacere di riscoprirlo insieme ai perfetti meccanismi comici di una commedia sempre irresistibile nei suoi tempi.